4/03/2021 09:38

La propagazione di Aerosol in ambienti aperti

Ettore Maggiore, Matteo Tommasini e Paolo M. Ossi hanno pubblicato sulla rivista Aerosol Science and Technology l’articolo “Propagation in outdoor environments of aerosol droplets produced by breath and light cough”.

Il gruppo di ricerca ha studiato la propagazione dell’aerosol che respirando, tossendo o starnutendo emettiamo dalla bocca e dal naso in varie tipologie di ambienti aperti.

I virus aerotrasportati (influenza, raffreddore, SARS) e, anche, Covid-19 si diffondono attraverso l’aerosol, formato di aria sovrasatura di vapor d’acqua e droplet.
 I virus “cavalcano” le droplet. Queste durante il volo evaporano, contraendosi. Possono cadere al suolo o evaporare in aria a seconda della loro dimensione iniziale. La velocità di evaporazione dipende dalla temperatura e umidità dell’aria ambiente.
Per ogni goccia c’è competizione fra il tempo di volo e il tempo di evaporazione completa. Mentre la goccia si contrae, cambiano la sua velocità ed il tempo di volo nel flusso d’aria associato all’attività respiratoria.

Fino ad oggi la propagazione dell’aerosol da attività respiratorie è stata studiata sperimentalmente e modellisticamente considerando ambienti chiusi e, in tempi più recenti, ambienti con climatizzazione completa.
Nell’articolo i ricercatori si sono invece concentrati sulla propagazione in ambienti all’aperto, analizzando il respiro e la tosse leggera (quella per schiarirsi la gola), le attività respiratorie normali in persone sane, o non sintomatiche, e considerando propagazione in aria stagnante, anche se è stato discusso l’effetto del vento.

Sono state calcolate le distanze di propagazione delle droplet in cinque ambienti caratterizzati da diverse pressione, temperatura, umidità relativa: una città in estate ed in autunno; una cittadina di mare in estate; un paese di montagna in estate ed in inverno.
In ogni condizione ambientale, fra le droplet che propagano per distanza maggiore quelle emesse tossendo sono più grandi di quelle emesse respirando.
In città in estate (alta temperatura, umidità molto elevata) ed in inverno in montagna (bassa temperatura, umidità medio-alta) si osservano le distanze maggiori di propagazione: circa 2 m dalla bocca. Le minime distanze si registrano d’estate sia in montagna (alta temperatura, bassa umidità), sia al mare (alta temperatura, umidità medio-alta): circa 1.5 m dalla bocca.