Conclusa al Politecnico di Milano la relazione finale dello Spoke 13 del Centro Nazionale MOST
Il Politecnico di Milano, Spoke Leader del progetto, ha ospitato la giornata conclusiva con docenti, ricercatori e rappresentanti del mondo industriale.
Mercoledì 8 ottobre 2025, presso la Sala Consiglio EN:lab del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, si è tenuta la relazione conclusiva dello Spoke 13 “Electric Traction System and Batteries” del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), di cui il Politecnico di Milano è Spoke Leader. Il progetto, finanziato attraverso il PNRR, ha coinvolto nove università e sette aziende attive nei settori della trazione elettrica e dello stoccaggio energetico, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie e soluzioni innovative per una mobilità più sostenibile e interconnessa.
Ad aprire i lavori è stato Giovanni Lozza, Direttore del Dipartimento di Energia, che ha ricordato il valore strategico dei fondi PNRR per il rafforzamento della ricerca universitaria, non solo attraverso il potenziamento delle infrastrutture di laboratorio, ma anche grazie al reclutamento e alla formazione di nuove figure di ricerca.
Sono seguiti i saluti istituzionali di Gianmarco Montanari, Direttore generale del MOST, che ha evidenziato i risultati raggiunti dal Centro in meno di tre anni, con significative ricadute sull’intero sistema nazionale della ricerca e dell’innovazione, e ha richiamato l’importanza di garantire continuità alle attività anche oltre la conclusione del PNRR.
Il professor Dario Zaninelli, Spoke Leader e docente del Dipartimento di Energia, ha presentato una panoramica dei principali risultati conseguiti, ricordando come lo Spoke 13 sia riuscito a favorire una collaborazione strutturata tra università e imprese distribuite su tutto il territorio nazionale. Particolare rilievo hanno avuto i progetti “open call”, che hanno coinvolto numerosi atenei del Centro e Sud Italia, contribuendo a rafforzare la rete della ricerca nel settore della mobilità elettrica.
Nel suo intervento conclusivo, Zaninelli ha espresso l’auspicio che l’esperienza del MOST possa proseguire come piattaforma stabile di cooperazione tra ricerca pubblica e industria, anche attraverso future “closed call” finalizzate a sostenere la crescita dei giovani ricercatori.
La giornata si è articolata in tre tavole rotonde dedicate ai working project (WP) dello Spoke:
WP1 – Battery Technologies & Materials, moderata da Sergio Brutti (Sapienza Università di Roma), con la partecipazione di Emanuele Ogliari (Politecnico di Milano), Federico Cartasegna (Iveco Group FPT Industrial S.p.A.) e altri esperti accademici e industriali. Gli interventi hanno sottolineato l’importanza di sviluppare algoritmi flessibili e architetture modulari per batterie basate su nuovi materiali, in grado di adattarsi a diverse applicazioni e superare la dipendenza dal litio.
WP2 – Drives, Converters & Grid Interface, moderata da Sonia Leva, docente del Politecnico di Milano e Deputy Spoke Leader, dedicata alle tecnologie per la trazione elettrica, l’integrazione con la rete e l’ottimizzazione dei sistemi di accumulo. Sono intervenuti, tra gli altri, Gianluca Montenegro e Gianpiero Mastinu (Politecnico di Milano), Emilio Pafumi (A2A) e Alessandro Pozzi (Accenture), evidenziando la necessità di un approccio interdisciplinare che integri competenze elettriche, meccaniche ed elettroniche.
WP3 – Living Labs & Circular Economy, moderata da Michela Longo, docente del Politecnico di Milano e Deputy Spoke Leader, ha affrontato i temi della sostenibilità economica e ambientale della filiera delle batterie e dell’economia circolare applicata alla mobilità elettrica, con contributi accademici e industriali tra cui Benedetto Bozzini, Andrea Pola (Politecnico di Milano), Valerio Apicella (Movyon) e Loris Lattuada (Intesa Sanpaolo Innovation Center).
L’incontro si è concluso con l’intervento finale del professor Zaninelli, che ha ricordato il prossimo appuntamento nazionale del MOST, previsto a Roma l’11 e 12 novembre, durante il quale saranno presentate le conclusioni di tutti i 14 Spoke del Centro.
«La partenza è stata complessa: mettere insieme tante università con approcci diversi non è semplice. Ma lavorare per un obiettivo comune ha creato una vera sinergia: il risultato è stato più della somma dei singoli contributi. Coinvolgere le aziende, come FPT di Iveco, è stato un ulteriore passo avanti che potrà generare ricadute anche nel futuro. Credo che le relazioni nate in questi anni possano porre le basi per un “MOST 2”.»
Giovanni Franceschini, Università di Modena e Reggio Emilia

MOST - Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
Articolo scritto da Edoardo Moneta
Foto di Gregorio Chiarenza