Blackout nella Penisola Iberica: gli esperti del Dipartimento di Energia contribuiscono all’analisi del caso sui media

Lunedì 28 aprile un imponente blackout ha colpito Spagna, Portogallo e parte della Francia meridionale, provocando gravi disagi in ambito civile e infrastrutturale. In un contesto ancora incerto sulle cause dell’interruzione – tra ipotesi di guasto tecnico e sospetti su possibili attacchi informatici – due docenti del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano sono stati coinvolti come esperti per aiutare l’opinione pubblica a comprendere la complessità dell’evento.

Il Professor Alberto Berizzi, ordinario di Sistemi elettrici per l’energia, ha fornito alcune chiavi di lettura tecniche utili a inquadrare la complessità dell’evento. Ha spiegato che la rete elettrica è un sistema interconnesso e in equilibrio dinamico, nel quale un singolo guasto può innescare una reazione a catena se i meccanismi di protezione e contenimento non riescono ad agire tempestivamente. Pur in assenza di informazioni dettagliate, Berizzi ha ricordato che episodi simili possono derivare da combinazioni di eventi locali, errori di sistema o condizioni operative non ottimali. Ha inoltre evidenziato come il progressivo aumento di energia prodotta da fonti rinnovabili – spesso non programmabili – stia modificando la gestione della stabilità di rete, rendendo essenziali strumenti avanzati di monitoraggio e coordinamento tra i gestori dei sistemi elettrici europei. Il suo intervento ha contribuito a chiarire la portata sistemica del blackout, sottolineando l’importanza di rafforzare la resilienza delle reti in un contesto energetico sempre più complesso e interconnesso.

Il Professor Maurizio Delfanti, anch’egli ordinario di Sistemi elettrici per l’energia al Politecnico di Milano, ha offerto il proprio contributo all’analisi dell’evento sui principali media, evidenziando diversi fattori strutturali e di rischio del sistema elettrico iberico. In particolare, ha sottolineato come Spagna e Portogallo condividano una rete fortemente orientata alle fonti rinnovabili, con una potenza installata per circa il 60% derivante da eolico, solare e idroelettrico, affiancata da impianti nucleari e a gas naturale. Questo mix avanzato, seppur positivo in chiave di decarbonizzazione, comporta maggiori complessità per la stabilità della rete. Delfanti ha inoltre evidenziato il limitato grado di interconnessione tra il sistema iberico e quello centro-europeo – dovuto a barriere orografiche e a scelte politiche – che potrebbe aver inciso sull’entità del blackout. Ha infine commentato l’ipotesi, avanzata da alcuni organi di stampa e ora oggetto di indagine ufficiale, di una possibile matrice informatica dell’evento. Pur ribadendo la mancanza di evidenze concrete, Delfanti ha sottolineato come l’elevato livello di digitalizzazione e interconnessione delle infrastrutture elettriche renda queste ultime esposte a potenziali attacchi cyber, rendendo sempre più urgente il rafforzamento dei sistemi di difesa delle reti critiche.

Il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano ringrazia i Professori Berizzi e Delfanti per il loro puntuale e autorevole contributo alla comprensione pubblica di un evento che mette in evidenza la fragilità e al tempo stesso la resilienza dei sistemi energetici moderni.

ANSA 28.04.2025

"L'esperto: i blackout dovuti a squilibri sulla rete. Sulle cause solo ipotesi”

Wired 28.04.2025

"Blackout in Spagna e Portogallo, cosa sappiamo finora” intervista a cura di Riccardo Piccolo e Antonio Piemontese

FanPage 29.04.2025

"Cosa ha innescato il blackout in Spagna e Portogallo, l’esperto: Sono bastati sei secondi” intervista a cura di Elisabetta Rosso

Radio NumberONE 29.04.25

Intervista a Maurizio Delfanti

TG3 30.4.2025

Blackout in Spagna e Portogallo, intervista ad Alberto Berizzi

SKYtg24 4.5.2025

Blackout in Spagna, cosa è accaduto? - news tecnologia

Radio24

Intervista a Maurizio Delfanti

Rinnovabili.it 09.05.2025

"La Spagna al buio: un campanello d’allarme per il sistema elettrico europeo?” di A. Berizzi, M. Delfanti