È firmato dal Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano lo studio che conquista la copertina di ACS Catalysis, prestigiosa rivista scientifica internazionale. La ricerca esplora un processo avanzato per convertire anidride carbonica e idrogeno in metano utilizzando nanoparticelle di nichel, offrendo un contributo significativo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Lo studio, intitolato Deciphering Size and Shape Effects on the Structure Sensitivity of the CO₂ Methanation Reaction on Nickel, è stato condotto nel Laboratorio di Catalisi e Processi Catalitici (LCCP), riconosciuto a livello internazionale per le sue competenze nel campo della catalisi eterogenea. Il lavoro è firmato da Gabriele Spanò, Matteo Ferri, Raffaele Cheula, Matteo Monai, Bert M. Weckhuysen e Matteo Maestri.

Attraverso simulazioni atomistiche abbinate a dati sperimentali, i ricercatori hanno dimostrato che forma e dimensioni delle nanoparticelle di nichel influenzano in modo decisivo la velocità della reazione di metanazione della CO₂. Il risultato apre nuove prospettive per l’ingegneria di catalizzatori più efficienti, con potenziali applicazioni anche in altri processi industriali chiave come la sintesi dell’ammoniaca o il processo Fischer-Tropsch.

«Comprendere il ruolo della forma e delle dimensioni delle nanoparticelle ci permette di progettare catalizzatori più efficienti. È un passo avanti fondamentale verso l’uso della CO₂ come risorsa» afferma Gabriele Spanò, primo autore e dottorando al Dipartimento di Energia.

«Questo lavoro è un esempio concreto di come la combinazione tra dati sperimentali e modellazione avanzata possa affrontare problemi complessi e di alto impatto applicativo» aggiunge Matteo Maestri, professore ordinario professore ordinario al Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano nel Laboratorio di Catalisi e Processi Catalitici (LCCP).

Il contributo del Dipartimento si inserisce nel più ampio contesto della transizione energetica, fornendo indicazioni chiave per la progettazione di materiali catalitici destinati alla conversione della CO₂.