Premio America Innovazione 2025 alla spin-off RAYLAB
La spin-off del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, RAYLAB, è tra le vincitrici del Premio America Innovazione 2025, promosso dalla Fondazione Italia USA. Il riconoscimento celebra l’eccellenza, la creatività e l’impegno delle startup e PMI italiane nel campo dell’innovazione.
RAYLAB, PMI innovativa fondata da un gruppo di ingegneri esperti di strumentazione e misure nucleari, progettazione hardware, sviluppo software e simulazione numerica, opera all’avanguardia nella rivelazione delle radiazioni ionizzanti. In particolare, ha sviluppato un approccio completamente nuovo alla caratterizzazione di campi di neutroni, dando vita a sistemi dalle prestazioni uniche, oggi impiegati con successo sia in ambito industriale che nella ricerca scientifica.
Il premio è stato consegnato lunedì 7 aprile 2025 nel corso di una cerimonia ufficiale presso la Camera dei deputati a Roma. A rappresentare RAYLAB sono stati Andrea Pola, professore ordinario del Politecnico di Milano e tra i fondatori della spin-off, Dario Rastelli, project manager e principale riferimento dell’azienda, e Chiara Caprioli, laureata in Ingegneria Nucleare presso il nostro Ateneo e oggi parte del team Raylab.

Il Premio, assegnato a 300 tra startup e PMI innovative selezionate su circa 14.000 realtà italiane, viene attribuito secondo criteri di meritocrazia e indipendenza, grazie a un algoritmo che utilizza esclusivamente i dati ufficiali delle Camere di Commercio, senza candidature dirette né sponsorizzazioni.
Il Dipartimento di Energia si congratula con il team RAYLAB per questo importante traguardo, che riconosce il valore della ricerca applicata e la capacità di trasferire conoscenza scientifica in soluzioni tecnologiche a servizio della società.
«Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio e stimolo. Con RAYLAB abbiamo voluto portare fuori dal laboratorio l’innovazione avviata nel nostro Dipartimento, trasformandola in soluzioni al servizio della collettività, dello sviluppo e della conoscenza».
Andrea Pola

